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giovedì 10 aprile 2014

Intervista alla nostra dirigente Rosalba Marchisciana

Oggi noi piccoli giornalisti della redazione Primo Isituto Comprensivo, abbiamo intervistato la nostra dirigente Rosalba Marchisciana. Le abbiamo rivolto un bel po' di domande sulla sua carriera professionale e sul suo rapporto con la nostra scuola. Noi siamo molto contenti che lei sia la nostra dirigente, perchè è sempre gentile con gli alunni e perchè, da quando è arrivata, in questa scuola ci sono stati molti miglioramenti.

-Come è iniziata la sua carriera a scuola?
-Ho iniziato la mia carriera a scuola 22 anni fa. Sono stata prima insegnante dell'infanzia, poi delle primarie e in seguito delle superiori. Insegnavo storia e filosofia al liceo classico, quando ho superato il concorso per dirigente scolastico.
-Come ha trovato la struttura della nostra scuola?
-Io dirigo quattro diversi plessi, la scuola Lombardo Radice è il plesso più antico, ha almeno cinquant'anni, e nel tempo l'edificio è stato più volte ristrutturato. Ci sono ancora tanti interventi da fare in questa scuola, presto saranno sostituite le porte ai bagni, e le parete saranno ridipinte. Gli altri due plessi, quello di via Fuentes e di via Albani Roccella, sono più recenti, ma anche essi hanno bisogno di migliorie.
- Come riesce a conciliare il suo ruolo di dirigente con quello di mamma?
- Forutnatamente ho un figlio grandicello, che è ormai molto indipendente. Ogni mamma deve sempre mettere al primo posto i figli. Ammetto che se avessi avuto un figlio della vostra età, sarei stata in serie difficoltà. Comunque sono anche moglie e figlia di una mamma che ha bisogno di me, e io cerco impegnarmi nel mio lavoro senza trascurare le persone che mi stanno accanto, basta solo sapersi organizzare.
- Come si trova nel ruolo di dirigente?
-Benissimo! Fin da piccola ho amato lavorare nella scuola. Ricordo che frequentavo le elementari alla E. Solito, e andavo ogni giorno a scuola con mio zio, che era il segretario di quella scuola. Arrivavamo prestissimo e io adoravo stare nella stanza della dirigente, che allora mi disse "chissà se un giorno non diventerai preside". Allora non avrei mai immaginato che le sue parole si sarebbero verificate!
- Lei è fiera del suo lavoro?
-Sono molto fiera, specie per il contatto con i bambini. Mi piace ascoltare le loro richieste, consolarli, organizzare delle attività per loro, e portare assieme a loro delle migliorie a questa scuola.
- Come è il suo rapporto con i docenti?
- Ho un buon rapporto con i docenti. Mi piace cercare insieme a loro delle condizioni per far diventare più bella la nostra scuola.
-Come fa a dirigire tre scuola diverse?
-Cerco in ogni modo di essere presente in tutti e tre i plessi. Anche se il mio ufficio si trova qui, io cerco sempre di capire cosa succede altrove. Fortunatamente ho dei validi collaboratori.
- Quali migliorie ha apportato alla nostra scuola?
- Diverse migliorie le faremo con il tempo, altre si stanno verificando. Con la collaborazione dei genitori abbiamo colorato le vetrinette, che presentavano un coloro grigio e squallido. Adesso sono molto più accoglienti. Vi sono molti lavori in itinere, come la realizzazione di un laboratorio musicale, uno di scienze e uno di lettura. Il mese scorso abbiamo piantanto degli alberelli di limoni. Ogni limone rappresenta un alunno. L'albero che produce bambini che leggono è il simbolo della nostra scuola. Si tratta di una metafora illustrata che rappresenta una pianta che è alimentata dal seme della cultura. Abbiamo raccolto i primi limoni che abbiamo donato agli alunni che hanno riportato nel primo quadrimestre i voti più alti.
- Lei ha anche una laurea in legge, ha mai pensato di fare l'avvocato?
-No! Io ha due lauree, una in Lettere e Filosofia, e una in Scienze giuridiche dell'amministrazione. La seconda mi serve a comprendere le complicate leggi della scuola, che permettono il suo funzionamento.
- Come è il suo rapporto con gli alunni?
- Ho un ottimo rapporto con gli alunni, sono sempre pronta ad ascoltare le loro esigenze e a cercare delle soluzioni ai problemi
- Quale è l'aspetto posivo e quello negativo del suo ruolo?
-L'aspetto positivo è lo stare in contatto con i ragazzi, vederli crescere e avere la possibilità di migliorare la società. Non riesco invece a trovare un aspetto negativo del mio lavoro, penso solo quello di non poter insegnare più. Una cosa che mi piaceva tanto! Però devo dire che ogni tanto faccio supplenza per sostituire qualche insegnante assente.
Intervista realizzata da 
Antonio Bonura,
Suamy Consiglio
Beatrice Mela
Katrine Tallarita
Alessandro Di Gesu
Alessandro Scimè
Emanuele Ventura
Stefano Scicolone
Gaetano D'Angeli
Rosario Puccio
Giada Morana
Carola De Stradis


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